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Il Gruppo AIDO di Milano è stato costituito nel lontano 1976 da cittadini milanesi favorevoli alla donazione volontaria, anonima e gratuita di organi, tessuti e cellule. 

Ci sarebbe un cuore per lei

2024-06-04 11:12

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Ci sarebbe un cuore per lei

1 Aprile 2021, ore 18:20. Milano“Ponto Parlo con Daniele Sironi?"Sì sono io""Sono il Dottor. Garascia dall'ospedale Niguarda ci sarebbe un cuore per l

1 Aprile 2021, ore 18:20. Milano
“Ponto Parlo con Daniele Sironi?
"Sì sono io"
"Sono il Dottor. Garascia dall'ospedale Niguarda ci sarebbe un cuore per lei.""
(QUA O DOPO?)

 

L'8 Luglio del 1992 è il mio primo compleanno. Una vita felice, di routine. Un ragazzo appassionato di sport, giocatore di  tennis e di calcio, amante dei viaggi, sopratutto per la mia Inter. 
Alcuni controlli periodici per il mio cuore un pò ballerino, che però non ha mai causato grossi problemi, anche se negli ultimi anni qualcosa stava accadendo, sebbene non lo percepissi. 
Gli anni proseguono dopo gli studi, arriva il lavoro e l'amore. 
Nel 2019 la mia vita prende una svolta decisiva. L'anno delle emozioni contrastanti. Febbraio porta con sé la gioia straordinaria della nascita di mia figlia Ludovica.
A Novembre entro all’ospedale Monzino per un controllo più approfondito, che sarebbe dovuto durare 3 giorni. Il terzo giorno, però in quella stanza di ospedale non entra il solito dottore con la mia lettera di dimissione. Ne entrano 6. Circondano il letto e mi dicono che la situazione non è più così sotto controllo come si pensava.Ho un grave scompenso cardiaco. La mia FE è del 17%. Per me non vuol dire niente, io sto bene dottori, datemi qualche medicina in più, ma devo tornare a casa dalla mia bambina!
Mi dicono No. La situazione è grave. Non puoi tornare a casa. 
La tua ultima speranza è il Trapianto di Cuore. 
Panico, sconforto, paura, tristezza, lacrime.
Ma devo reagire, devo farlo per la mia bambina. E quindi ? Come funziona? Ok va bene il trapianto. Cosa devo fare? Come si fa? Quando si fa? Settimana prossima? Cosa comporta? 
Non so niente.
Iniziano le prime risposte. 
I trapianti non si programmano. Quando e SE arriva l’organo non si sa. C’è una lista di attesa. 
Inoltre non tutti gli ospedali effettuano questi interventi. E per capire se sei idoneo al un trapianto devi fare uno screening. 
Mi trasferiscono all’ospedale Niguarda. Vengo rivoltato come un calzino e dopo 30 giorni, mi dicono che sono idoneo a ricevere un trapianto. Quando? Chi lo sa? Arriverà in tempo?


Vengo dimesso ed entro ufficialmente in lista di attesa. Quel momento segna l'inizio di un viaggio che cambierà radicalmente il corso della mia esistenza.

Indicazioni alle dimissioni: niente sport, fai meno sforzi possibili. Qualsiasi cosa avvertici. Stai reperibile 24 su 24 7 giorni su 7 non ti allontanare a più di 2 ore di distanza da Milano.


Siamo ad inizio del 2020 c’è angoscia, ma allo stesso tempo speranza. 
Incomincio ad informarmi su cosa comporta un trapianto, l’operazione e cosa si può fare dopo. Poi inizia la paura, ma arriverà l’organo in tempo? Per fortuna una bambina piccola ti tiene la mente sufficientemente impegnata per non pensare troppo e ti da un’energia notevole. Come se non bastasse Marzo 2020 Covid. Altri mesi di paura. Grazie ad Alice, Ludovica, la famiglia, gli amici dello stadio e non, ed i colleghi si cerca di non pensare troppo e di vivere giorno per giorno

 

I giorni si susseguono carichi di incertezza, mentre il cuore malato continua a lottare, fortunatamente io però non mi sento poi così male.

 

Il 2021 sarà l’anno di una nuova nascita. Io e Alice aspettiamo un’altra bimba. A Giugno 2021 nascerà la mia seconda figlia: Sofia

 

1 Aprile 2021, ore 18:20. Milano
“Ponto Parlo con Daniele Sironi?
"Sì sono io"
"Sono il Dottor. Garascia dall'ospedale Niguarda ci sarebbe un cuore per lei.""
(QUA O PRIMA?)

 

La chiamata che aspettavo da 16 mesi e che tutti i trapiantati non scorderanno mai. Gioia e paura. 
Anche se non è detta l’ultima parola. Scattano le ultime verifiche e alle 20 vengo ricontattato e mi dicono di recarmi in ospedale. Alle 21 sono in reparto. Mi comunicano che il cardiochirurgo ha l’ultima parola. Deve visionare l’organo. Alle 3 inoltrare ho la conferma. Sarò operato. Da lì non ricordo nulla. So che durante quelle ore si mette in moto una macchina che coinvolge centinaia di persone. Più organi vengono donati e più vite vengono restituite quella notte. Grazie ad una persona che ha detto Sì.

Il 2 aprile alle ore 14 termina l'operazione. È il mio secondo compleanno.

La riabilitazione è abbastanza spedita. La bella stagione mi aiuta, cammino, cammino e cammino. Ogni tanto pedalo anche.

Nel 2022 torno a correre: il vento sulla pelle mi trasmette una sensazione di vitalità. Non mi fermo più. Padel, tennis, corsa, bici e nuoto diventano parte integrante della mia vita. 
Ogni giorno, apprezzo il dono della vita che mi è stata restituita. Lo sport mi aiuta moltissimo.


Una Domenica di Settembre conosco  Giusy volontaria AIDO di Pregnana Milanese che mi racconta dell’associazione. Mi chiede se ho voglia di far parte del gruppo AIDO. Dico che ci penso. Non in molti sanno della mia storia e non ne parlo più di tanto.
Pochi giorni dopo durante un controllo in ospedale incontro una persona in attesa di un organo da molto tempo e vengo a conoscenze di altre che aspettano attaccate ad una macchina nel letto di un ospedale. Non è giusto. Decido di agire e contatto AIDO, voglio fare qualcosa di concreto. Conosco Marco.

Con lui condivido tante cose, le camminate in montagna con il progetto “a spasso con Sofia”
(se c’è spazio approfondire se no levare tutto)

Mi presenta il progetto scuole. Grazie a lui, insieme a lui ed ad altri volontari vado a parlare nelle scuole e aziende, condividendo la mia esperienza, per diffondere il messaggio dell’importanza del dono.
L’ obiettivo è sensibilizzare sul tema della donazione e cercare di rispondere alle tante domande, levare i dubbi e sfatare alcune credenze che spesso circondano questo tema. Un’attività che adoro e che restituisce moltissimo a livello emotivo e di gratificazione. Fare del bene è bello e gratificante.

 


Ma non mi basta, mi piacerebbe fare di più. Tramite lo sport sensibilizzare le persone sulla donazione degli organi e quindi oltre che giocare a Tennis (il mio sport di sempre) decido di cimentarmi nel triathlon. 
Una nuova disciplina per me. Nuoto, ciclismo e corsa in un'unica gara:. 
Gli atleti iniziano con una nuotata in acque libere o in piscina, passano poi al ciclismo e, infine, alla corsa!In base alla distanza la competizione prende nome diversi. Nel 2024 ho in programma di completare il mio primo triathlon ella distanza sprint (750 m nuoto, 20 km bici, 5 km corsa). Nel 2025, mirerò a superare la sfida ancora più impegnativa dell'Ironman 70.3, che include 1,9 km di nuoto, 90 km di ciclismo e 21 km di corsa. (Se troppo lungo ridurre spiegazione triathlon)

Attraverso la partecipazione attiva alle gare sportive, la mia missione è quella di diffondere un messaggio di speranza tra coloro che si trovano in attesa di un trapianto d’organo. Voglio sensibilizzare il pubblico su quanto sia fondamentale la donazione degli organi, affrontando le paure e i dubbi che possono circondare questo argomento.


Questa è la mia storia. Una storia di rinascita, speranza e gratitudine. Grazie a un "sì", ho avuto una seconda possibilità. Ora, mi impegno a diffondere il messaggio: la donazione è vita. Il trapianto è vita.


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